Attualità

Vigili Urbani protetti dalle mascherine donate

Il comandante della Polizia Municipale ringrazia Denise Burbi, Fancy e Monnalisa per aver reso possibile la sicurezza personale di ogni agente

Gli aretini hanno un cuore grande. Lo scriviamo da giorni e non ci stanchiamo di ripeterlo. I gesti di solidarietà in questo momento di emergenza non si contano più. Chiunque ha potuto ha donato qualcosa alla comunità. Soldi, materiale, anche solo una lettera o una telefonata. Nessuno si è tirato indietro e gli aretini si sono compattati per superare assieme questa battaglia.

I vigli urbani sono un po' l'emblema della città in questo momento. La polizia locale fin dalle prime ore dell'emergenza sanitaria si è schierata in prima linea, senza timori, per tutelare l'incolumità dell'intera comunità aretina. Questo si deve anche alla generosità di alcune aziende che, specialmente nella prima fase di mancanza assoluta di protezioni, hanno donato mascherine al corpo dei vigili urbani.

Il comandate della Polizia Municipale di Arezzo, Cino Augusto Cecchini ringrazia i benefattori.

“A nome di tutto il corpo della polizia municipale di Arezzo, ringrazio pubblicamente Denise Burbi, Fancy Srl nella persona di Fabrizio Randazzo e Monnalisa Spa nella persona di Luca Peruzzi per il grande cuore dimostrato con le apprezzatissime donazioni di mascherine che hanno consentito al personale di operare con più sicurezza nelle difficili giornate che stiamo ancora vivendo. In un momento così delicato, ogni agente si è trovato ad agire in un contesto nuovo, complesso e rischioso per la salute propria e per quella degli stessi cittadini, soprattutto in occasioni nelle quali i dispositivi di protezione erano di difficile se non addirittura impossibile reperimento.

I gesti di queste persone hanno consentito di lavorare correttamente anche nell’emergenza e confermato una particolare sensibilità e attenzione verso coloro che si espongono in prima persona e più in generale verso le istituzioni, che vedono così rafforzato il loro ruolo di garanti del bene pubblico” - conclude il comandante Cecchini.