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Virus Sinciziale, ecco come proteggere i neonati

Le indicazioni di Marco Martini, primario di Pediatria Asl. Ad Arezzo viene fatto un tampone unico per individuare il VRS e Covid

Marco Martini, primario di Pediatria del San Donato di Arezzo

Una malattia insidiosa per i più piccoli. Il virus Sinciziale colpisce le vie respiratorie ed è in grado di provocare infezioni a carico dei polmoni e delle vie aeree. E' particolarmente attivo nei bambini molto piccoli, sotto l'anno di età.

Nelle ultime 2-3 settimane anche il reparto di pediatria dell'Ospedale San Donato ha visto molti lattanti ricoverati per il virsu sinciziale. Tutti questi bambini, grazie anche alla disponibilità di moderne tecnologie di assistenza respiratoria, sono guariti.

“Al pari di altri virus respiratori compreso il virus influenzale, quello sinciziale, negli scorsi due inverni, a causa delle misure drastiche di protezione dal covid, era quasi sparito dai nostri radar -  afferma Marco Martini primario del reparto di Pediatria dell'Ospedale San Donato di Arezzo.  Il virus è una nostra vecchia conoscenza, da molti anni, infatti, siamo abituati ad affrontarlo nel periodo autunno/inverno e a prevenirne le conseguenze in neonati fragili. I neonati prematuri e cardiopatici da alcuni anni vengono selezionati per ricevere mensilmente un anticorpo monoclonale specifico nei mesi da novembre ad aprile". 

Il virus è la causa principale della bronchiolite acuta, patologia infiammatoria delle basse vie aeree che colpisce particolarmente i bambini al di sotto dei 12 mesi di vita. Non ne sono esenti i bambini più grandi i quali sono soliti superare la patologia senza sintomi impegnativi diversamente dai più piccoli.

L'infezione può essere particolarmente gravosa nei piccoli al di sotto dei 6 mesi potendo causare difficoltà respiratoria e alle volte anche necessità di ricovero.

“Trattandosi come si è detto di un virus che contagia prevalentemente per via aerea le misure di prevenzione sono le stesse che riguardano tutti i virus respiratori compreso il Covid: distanziamento, mascherine e lavaggio delle mani sono le misure più importanti - afferma il primario. Particolare attenzione deve essere tenuta da quelle famiglie che hanno il bimbi sotto i 12 mesi e altri figli più grandi che frequentano la scuola materna
Il reparto di Pediatria di Arezzo partecipa a un progetto di ricerca insieme all'ospedale Meyer e alla clinica pediatrica di Pisa (progetto NETVAC) per individuare un vaccino e delle cure efficaci a questo virus.
“In questa direzione, conclude Marco Martini, va l'ultima innovazione avviata e resa disponibile anche nel nostro ospedale grazie ad un lavoro congiunto tra Pediatria e Laboratorio Analisi, diretto da Agostino Ognibene: ovvero un tampone nasale unico che ricerca ed individua il virus sinciziale, il Covid e l'influenza. Dopo l'ospedale pediatrico Meyer siamo i primi in Toscana ad applicare questa metodica. In altre parole il piccolo che viene ricoverato in Pediatria, o anche soltanto curato per alcune ore nei letti OBI del Pronto Soccorso pediatrico, viene indagato con un solo tampone con refertazione in poche ore dell'esito della ricerca dei genomi di Sars COV2 (agente del Covid 19), del VRS Sinciziale e di virus influenzali. Tutto questo reca un grande vantaggio per i piccoli e le loro famiglie : nel giro di poche ore siamo in grado di individuare i bambini affetti da infezione di VRS e di poterli trattare precocemente e nel contempo ottemperiamo alla ricerca degli altri agenti infettivi.”