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Viva Maria entrerà nella toponomastica cittadina

Approvato dal consiglio comunale l'atto indirizzo della Lega Nord. L'insorgenza della cacciata dei francesi nell'800

L'insorgenza del Viva Maria con la quale gli aretini cacciarono i francesi tra la fine del 1799 e l'inizio del 1800 sarà ricordata nella toponomastica cittadina ma solo in chiave anti giacobina. E' stato approvato a larga maggioranza l'atto di indirizzo del consigliere comunale della Lega Nord Egiziano Andreani per chiedere all'amministrazione comunale aretina di intitolare un luogo significativo della città al Viva Maria

"Il luogo potrebbe essere - ha detto Andreani - per motivi di opportunità toponomastica, all'interno della Fortezza medicea". L'insorgenza del Viva Maria portò nel 10 febbraio 1800 il granduca Ferdinando III a concedere ad Arezzo il titolo di capoluogo di provincia. I fatti sono legati tuttavia all'uccisione avvenuta a Siena di 13 ebrei in un rogo che "sarebbero ascrivibili secondo gli ultimi studi - commenta il consigliere Andreani - ad elementi locali. Anche dall'incontro con gli esponenti della comunità ebraica di Firenze non è emersa una responsabilità del genere". 

La proposta di mediazione è stata fatta dal consigliere di centro sinistra Francesco Romizi: "Non si può parlare di insorgenza anti-napoleonica perché nel maggio 1799 Napoleone era in Egitto e non aveva compiuto il colpo di stato del 18 brumaio che lo portò effettivamente al potere. Per cui anti-francese sarebbe storicamente più corretto - ha detto". 

L'atto è stato dunque approvato con la dizione: insorgenza aretina antigiacobina del 6 maggio 1799. I voti favorevoli sono stati 19, due i contrari e un astenuto.