Attualità

Il lavoro incessante dei volontari per l'Ucraina

Alla Croce Rossa un container è pronto a partire. La raccolta procede in tutte le associazioni. Un carico già in viaggio dal Casentino

Mascherina, divisa portata orgogliosamente, e tanta voglia di essere in prima linea per aiutare il prossimo. Il volontariato rappresenta il braccio operativo, che lavora in maniera incessante, per garantire la raccolta e l'invio di beni in Ucraina.

Alla Croce Rossa, dove oggi abbiamo incontrato due operatori, c'è un container pronto da ieri. La partenza con un tir dovrebbe avvenire mercoledì, resta da chiarire con certezza dove potrà arrivare. "La situazione è difficile, ci sono molti blocchi. Ma noi non ci fermiamo. Al momento chiediamo di non portare capi d'abbigliamento, ma solo alimenti, per adulti e bambini".

Intanto, anche la Misericordia sta raccogliendo, tutti i pomeriggi nella sede di via Garibaldi fino al sabato compreso, beni necessari da destinare a profughi e popolazione ancora sotto alle bombe. Lo stesso la Caritas che prevede la partenza di cibo, prodotti per l'igiene, per le medicazioni e tanto altro il 15 marzo. L'organismo diocesano ha anche aperto un conto corrente dedicato.
Mentre l'ordine di Malta il sabato ha un gazebo al mercato del Giotto per raccogliere indumenti intimi, ovviamente nuovi. 

Iniziative di solidarietà si rincorrono pure in Valtiberina, come in Valdichiana ed in Valdarno.

Invece, dal Casentino è partito proprio ieri il primo carico, grazia alle incessanti donazioni dei cittadini ed al lavoro senza sosta di 35 volontari delle associazioni Adrea Italia (sezione di Pratovecchio Stia) e di Casentino Senza Frontiere. Al momento fanno sapere di aver fermato la raccolta in attesa di ulteriori evoluzioni della situazione.

Insomma, il cuore grande degli aretini combinato con la determinazione del volontariato hanno garantito una risposta straordinaria per aiutare l'Ucraina e il suo popolo flagellato dalla guerra e in fuga.