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Zona rossa, mercato di nuovo a "ranghi ridotti"

Poca gente tra i banchi nel controviale. Presenti solo quelli di generi alimentari e piante. Le restrizioni della zona rossa continuano a colpire

Nonostante il sole, il vento e il freddo sono ancora pungenti. La primavera insomma comincia sotto il segno del meteo favorevole, ma lo stesso non vale per l'emergenza sanitaria. Ieri, per Arezzo e provincia, è arrivata la conferma della zona rossa per un'altra settimana, fino al 28 marzo almeno. La speranza risiede tutta in una diminuzione dei casi, come in un allentamento della pressione sull'ospedale San Donato.

Quindi, ci ritroviamo a fare i conti con maggiori restrizioni. Parrucchieri, estetiste, negozi considerati "attività non essenziali" rimangono chiusi. Come le scuole, di ogni ordine e grado, compresi Nidi e Materne. Bar e ristoranti sempre appesi all'asporto e al domicilio. E questa mattina anche il Mercato del Giotto si è svolto in forma ridotta. Unici banchi presenti, ai quali è consentito lavorare, sono quelli alimentari, o di prodotti definiti "necessari", ad esempio le piante. 

Si sono piazzati in una porzione del controviale di viale Giotto, fino all'incrocio con l'edicola partendo dalla rotonda dello Stadio. Mentre quelli floreali nel controviale, invece, di via Sanzio.
Una sistemazione alla quale, ormai da un anno a questa parte, siamo purtroppo abituati. Con l'arteria principale vuota, ma comunque interdetta al traffico. Un'immagine che colpisce e ferisce ancora di più. Anche perché stamani c'era davvero pochissima gente. Mascherine e distanziamento, tutto rispettato comunque alla lettera.

La stessa situazione la vivono i mercati nelle altre zone della provincia, che magari si svolgono nei giorni feriali. La zona rossa non perdona nessuno. Consentita la vendita solo di alcuni prodotti e spostamenti vietati, se non per motivi inderogabili che ormai conosciamo a memoria: lavoro e salute.