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Zona rossa, un altro "Venerdì di Passione"

Stasera verrà reso noto il colore delle Regione. Intanto Draghi vara le nuove disposizioni e riapre le scuole. Ecco cosa cosa avviene da dopo Pasqua

Oggi è il Venerdì Santo, della Passione. Mai come quest'anno l'alto significato religioso si mischia con quello laico e profano. Sì, perché oggi verranno riassegnati i colori alle Regioni

Questa volta il governatore Giani ci è andato più prudente e non ha azzardato previsioni in anticipo rispetto al verdetto di Speranza. Il ministro, come sempre, si avvarrà dei numeri sui contagi con la Toscana che sembra, anche stavolta, borderline tra il rosso e l'arancione.

In caso di ritorno in zona con meno restrizioni, allora anche la provincia di Arezzo potrebbe beneficiarne. Infatti, molti Comuni, specialmente in Valdichiana e Valtiberina, sono ampiamente sotto la fatidica soglia dei 250 contagi settimanali su 100mila abitanti.

Discorso più complicato è per quanto riguarda Arezzo città, Casentino ed il Valdarno, che risulta la vallata più colpita dal virus.

Intanto ci ha pensato Draghi ad alleggerire la pressione sui cittadini. Pur mantenendo alta la guardia con l'Italia divisa in zona rossa o arancioni in base all'indice di contagiosità, il nuovo Decreto Legge in vigore dal 7 al 30 aprile prevede una graduale riapertura delle attività, soprattutto per quelle aree dove la curva epidemiologica è in discesa.

Le scuole tornano in presenza a prescindere dal colore della zona. Quindi nidi, materne, elementari e prima media, anche se la Regione è rossa, riaprono i portoni dal 7 aprile. In caso di zona arancione il via libera è concesso anche per gli studenti delle seconda e terza media. Nelle Superiori sono garantite lezioni in presenza per il 50-75% degli alunni.

Novità anche per bar e ristoranti. Per il momento restano chiusi e attivi solo per l'asporto ma dal 20 aprile c'è una nuova rivalutazione, che potrebbe consentire le riaperture almeno per pranzo.

Sono stati sbloccati anche i concorsi pubblici ed è stato istituito lo scudo penale per i medici che vaccinano, ovvero è esclusa per decreto la punibilità del professionista che somministra la dose in caso di lesione o decesso di un paziente che decide di farsi iniettare il siero.  

Aprile dovrebbe rappresentare una svolta per il numero di vaccini in arrivo. A metà mese inizieranno anche le forniture di Johnson & Johnson, quindi è ragionevole pensare che saranno a disposizione molte più dosi di quante ricevute fino ad oggi.

Per quanto riguarda l'hub di Arezzo, dal 15 aprile avverrà il trasferimento del punto vaccinale dal Centro Affari al Teatro Tenda, messo a disposizione gratuita dalla fondazione Giudo d'Arezzo.

Insomma, andamento della curva epidemiologica e della campagna vaccinale: questi i due nuovi parametri ai quali i cittadini dovranno guardare per tornare a respirare.