La strada maestra è stata ritrovata, il cavallino ha ripreso a galoppare a grande velocità per rincorrere il quinto posto in classifica adesso più vicino che mai, un solo punto infatti lo divide dalla Vis Pesaro.
Cristian Bucchi chiamato dal Presidente Manzo e dal Direttore Sportivo Cutolo per prendere in mano le redini della squadra prima che la stagione potesse definitivamente prendere la strada dell’anonimato.
Fin dal suo arrivo l’allenatore amaranto sapeva che nella squadra c'era qualità, così dopo aver conosciuto i suoi giocatori, non ci ha pensato un minuto e l’ha messa tutta in campo anche a rischio di perdere equilibrio. Il mister non si è perso in chiacchiere ma con convinzione ha perseguito la sua idea di calcio. I giocatori si sono messi totalmente a disposizione facendo vedere sul rettangolo verde gioco ed equilibrio.
Bucchi in queste settimane si è soffermato su un altro aspetto per lui importante: testa libera e gioia nel giocare a pallone.
La chiave delle tre vittorie consecutive ottenute dall’Arezzo sembra stare tutta qui. Una squadra con grandi qualità tecniche, senza mancare di qualche difetto nel suo telaio, non poteva smarrirsi per strada come di fatti è successo nell’ultima parte di stagione con Troise.
I giocatori avevano bisogno di liberare la mente e giocare senza pensare troppo a chissà cosa ma divertirsi perché alla fine il cacio è gioco e divertimento.
Alle 18,30 si torna in campo, arriva il Carpi che nell'ultima di campionato ha sconfitto proprio la Vis Pesaro avversario diretto del cavallino per il quinto posto. Partita difficile, da non sottovalutare, ripassando anche la lezione della gara di andata.
L'Arezzo di Cristian Bucchi è diverso nella testa e anche in campo, gioco e divertimento senza porsi nessun limite.