Attualità

Aumentano le violenze, anche sui minori

Codice rosa: aumentano i casi. Nel corso del 2013 i casi trattati erano stati 165, nel 2014 si sono registrati 186 casi

Emerge in maniera preoccupante un aumento delle violenze sui minori: nel 2013 si erano registrati 21 casi, il 2014 ha portato all’assistenza in codice rosa 34 minori, 16 femmine e 9 maschi. Più nel dettaglio, si è trattato di maltrattamenti per 25 minorenni, 16 bambine 9 bambini, e di 9 sospetti abusi sessuali che hanno riguardato 4 maschi e 5 femmine. 

Il Codice Rosa è un progetto della Regione Toscana, sviluppato a seguito dell’esperienza positiva realizzata dalla Asl 9 di Grosseto (dove il Codice Rosa è in funzione dal 2010), rivolto alle persone che accedono alle strutture di pronto soccorso per essere curate: uomini e donne, adulti e minori, vittime di maltrattamenti, abusi e discriminazioni sessuali. Il progetto regionale, che prevede il coinvolgimento interistituzionale e delle associazioni, ha preso avvio dal 2012 e si è sviluppato gradualmente fino alla completa diffusione, avvenuta nel 2014, in tutte le aziende sanitarie toscane.

Il Codice Rosa non sostituisce il codice di gravità del pronto soccorso, ma viene assegnato insieme al codice di triage da personale formato a riconoscere segnali spesso taciuti di violenze. Agli utenti ai quali viene attribuito il Codice Rosa è dedicata una stanza, dove vengono create le migliori condizioni per l’accoglienza, la cura e il sostegno, nonché l’avvio delle procedure d’indagine in collaborazione con le forze dell’ordine e, se necessario, l’attivazione delle strutture territoriali per la tutela di situazioni che presentano livelli di rischio elevati.
Il lavoro di squadra è indispensabile per mettere in rete tante competenze diverse – medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni e dei centri antiviolenza, per far emergere i casi di violenza e abuso, dare sostegno alle vittime e perseguire i responsabili.