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Beccato in auto con una prostituta, è la moglie

I vigili di Arezzo hanno prima multato sia l'uomo che la donna, ma davanti al certificato di matrimonio il sindaco ha dovuto ritirare la sanzione

E' una storia al limite del paradossale quella che si è svolta qualche mese fa a San Zeno, ma che è stata raccontata solo oggi dal quotidiano La Nazione.

Un sessantenne originario della Vladisieve, infatti, nell'estate del 2013 era stato beccato dai vigili urbani mentre si trovava in automobile con una prostituta nigeriana. Per entrambi è scattata subito la sanzione amministrativa, 300 euro a testa, come previsto dall'ordinanza anti lucciole emessa dal sindaco Giuseppe Fanfani

Un'ammenda che l'uomo non ha però mai voluto pagare, tanto da presentarsi qualche settimana più tardi in commissariato per fare ricorso, portando con sé il certificato di matrimonio. I due infatti erano marito e moglie e nonostante fosse vero che la donna svolgeva come mestiere quello della prostituta, in quel momento l'uomo non si trovava in quella macchina in veste di cliente, ma le stava semplicemente consegnando i documenti per il divorzio.

I due si erano sposati qualche anno prima, quando la ragazza, allora ventinovenne, era appena arrivata in Italia ma aveva già cominciato ad "esercitare la professione". In quel modo la donna era riuscita ad ottenere la cittadinanza italiana. Un matrimonio di interessi? Forse, ma di certo abbastanza solido per escludere che tra i due ci fosse un rapporto sanzionabile dal punto di vista amministrativo. Tanto che la multa è stata tolta a gennaio di quest'anno.