Attualità

​Buoni spesa a tutti ma non a pioggia

Domani la giunta decide i criteri di assegnazione dei buoni spesa, un tesoretto da 525mila euro. Il sindaco: "Dare di più a chi ha più bisogno"

Cinquecentoventicinquemila euro a chi ha bisogno ma non col misurino del un “pezzettino” a tutti. Serve un criterio per rendere davvero efficace il “tesoretto” che Roma ha spedito ad Arezzo per l’emergenza sanitaria, capitolo buoni spesa.
Come? Chi ha più bisogno avrà più aiuto: è il criterio guida che il sindaco Alessandro Ghinelli intende applicare nella gestione del contributo stanziato per la città dal governo Conte.
In sostanza, niente buoni spesa a pioggia, bensì dosati in base alle reali esigenze degli aretini che potranno beneficiarne. Per questo “il tesoretto” è ancora chiuso in cassaforte. Domani dalla giunta usciranno i criteri per l’accesso ai vaucher sui quali contano molte famiglie aretini e si conosceranno le modalità attraverso le quali Palazzo Cavallo erogherà la tranche di aiuti alimentari.
Su questo punto il sindaco è stato chiaro nella diretta social dedicata al bollettino Covid: “Daremo maggiori contributi a chi ha maggiore necessità e il Comune ci mette la faccia assumendosi la responsabilità di una decisione importante”.
Il riferimento corre a quella sorta di “graduatoria” dei bisogni che, di fatto, la linea scelta dall’amministrazione comunale introduce. E tuttavia “se si vuole dare una risposta efficace agli aretini, occorre perseguire questa strada”, incalza il primo cittadino.

Alle tre regole “d’oro” anti-contagio che ripete in ogni collegamento con i cittadini, Ghinelli aggiunge un ringraziamento e un apprezzamento per come gli aretini si stanno comportando quando sono fuori casa. Prevale il buon senso e le mascherine sono perfettamente indossate, si compiace il sindaco che, per la prima volta, alla “ramanzina” associa i complimenti. In attesa che il governatore Giani riesca nell’intento annunciato: far tornare la Toscana in “giallo” entro domenica.