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"Assalto" a Camaldoli contro il caldo bollente

In tanti scelgono le foreseste casentinesi per trascorerre ore di relax e tregua dall'afa. Tra turisti stranieri e italiani, nonostante il Covid è un'ottima annata

La lunga colonna di auto per arrivare a Camaldoli, come nelle altre località montane del Casentino (tra cui l'amata Verna) e della provincia, inizia già dalle prime ore della mattina. Perchè in questa estate, e specialmente in questi giorni, le temperature sono insopportabili soprattutto in città.

Così le Foreste casentinesi, tra alberi secolari, ruscelli e punti di ristoro sono una meta super gettonata. I visitatori arrivano sia dalla provincia, che da fuori. In tantissimi quest'anno, tra turisti italiani e stranieri, hanno infatti deciso di trascorere nella vallata le proprie vacanze tra natura, relax, divetimento, cultura. Ma soprattutto all'aria aperta, dopo i lunghi mesi del lockdown e il Covid che continua a preoccupare.

Le occasioni di svago sono molteplici. Si può fare pic nic o gustare le prelibatezze locali nei ristoranti. Ci sono escursioni guidate, anche in notturna. Lontano dal caos e immersi nella pace, nel verde, nel silenzio unico che solo la vicinanza al Monastero e all'Eremo possono dare.

Una fuga della routine che per gli aretini è veramente vicina, e per i forestieri è pratiìcamente irrinunciabile quando se ne sono conosciute le bellezze. Inoltre, una scelta che viene fatta da anziani, adulti, famiglie con ragazzi o bimbi anche piccoli.

La massiccia presenza di turisti è stata registrata anche ad Arezzo città. In fondo, l'intera provincia offre una sinergia perfetta tra natura incontaminata, buona cucina, arte, cultura. Si era detto che il Covid avrebbe fatto da vòlano a turismo slow. E così è stato, per la gioia del nostro territorio.