Attualità

Vagnoli rilancia, "subito l'ospedale da campo"

Il sindaco di Bibbiena dice no all'utilizzo del nosocomio casentinese per i pazienti Covid e appoggia di nuovo la soluzione avanzata da Ghinelli

L'ospedale San Donato è sotto pressione. E la questione continua a tenere banco. Così oggi, nel botta e risposta, che va ancora avanti tra Regione e Amministrazione comunale di Arezzo, si inserisce, come già accaduto, il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli che torna a sostenere la proposta lanciata dal primo cittadino del capoluogo, Alessandro Ghinelli, qualche mese fa, di installare un ospedale da campo per offrire un supporto al San Donato che in questo momento, come detto, si presenta in sofferenza per l’aumento dei ricoveri legati al virus.

“Quello che ho detto alcuni mesi fa lo ripeto anche adesso, ha ragione Ghinelli, l’ospedale da campo è assolutamente necessario. Spero che la Regione Toscana possa accogliere la sua sollecitazione quanto prima.
La questione per noi è fondamentale in quanto da più parti si è paventata la possibilità di far diventare anche Bibbiena Ospedale Covid. Io rispondo a questa possibilità con un no assoluto e spiego il motivo. 

Nel nostro ospedale di vallata abbiamo reparti fondamentali e strategici funzionanti come Medicina e Chirurgia. Se al contrario il presidio di vallata diventasse ospedale Covid dovremmo chiudere la Chirurgia cosa che è già stata fatta anche al San Donato. Sarebbe un errore da non commettere in questo momento così tragico.

Certamente se le cose precipitassero dal Casentino non ci sarebbero dinieghi ulteriori con senso di responsabilità istituzionale, come sempre abbiamo fatto. Ma ripeto, il mio appello va nella direzione di trovare subito una soluzione diversa che consenta alla vallata e a tutta la provincia, di mantenere intatto e funzionante questo nosocomio di supporto per tutti”.