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Contagio al Santuario, 9 frati guariti

Il virus ha colpito ben 34 componenti della comunità. Sei religiosi, più fragili, si sono sottoposti alla terapia monoclonale

Sono passati 17 giorni da quando al Santuario della Verna venne individuato un focolaio di Coronavirus.

In questo lasso di tempo ben 34 persone della comunità hanno contratto il virus.
Il contagio, nella maggior parte dei casi, si è manifestato in forma lieve. Anche se in molti erano paucisintomatici, non sono mancati attimi di paura e preoccupazione per alcuni religiosi particolarmente fragili.

Allo stato attuale, afferma il Padre Guardiano in un post sui Social -  9 fratelli sono già negativi da alcuni giorni e vivono totalmente separati dal resto della comunità negli spazi della Foresteria. L'intera comunità sta lavorando per la riapertura del Santuario e per la ripresa del servizio alla Parrocchia di Chiusi della Verna.

A breve si ipotizza la negativizzazione di altri frati contagiati molti dei quali ormai senza sintomi da più di una settimana e rilevati positivi a bassa carica virale.

Nel frattempo, anche grazie al prezioso aiuto del comune di Chiusi ed in base  alle indicazioni fornite dalla Asl, si sta procedendo ai lavori di sanificazione dell’intera area del Santuario, inutilizzata dall’inizio del contagio.

"Sentiamo la necessità - afferma Francesco Brasa, Padre Guardiano della Verna - di ringraziare di vero cuore il personale sanitario dell’USCA Casentino, che quotidianamente si è presa cura di tutti noi nella malattia con abnegazione e grande sensibilità. Un ringraziamento anche al reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Arezzo diretto da Danilo Tacconi. Senza dimenticare i responsabili dell’Ospedale di Bibbiena, che hanno messo a disposizione parte della loro struttura affinché 6 dei nostri fratelli più fragili potessero sottoporsi alla terapia monoclonale.
Insieme a loro ringraziamo i tantissimi fratelli e sorelle che da tutto il mondo hanno accompagnato questo momento di prova con la loro preghiera, sentiamo che se abbiamo custodito la speranza anche nella prova è anche per merito loro.

In questo momento di fragilità, che viviamo in comunione coi tanti colpiti dal virus, dal lutto e dalla crisi economica, continuiamo a offrire la nostra preghiera per il termine della pandemia, per il sostegno a tutti coloro che con generosità la combattono, per una pronta ripartenza della nostra società".