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Vaccino Covid con l'infermiera "Fata Turchina"

Una bella storia di impegno e dedizione che arriva dal Casentino. Ecco chi hanno trovato i bimbi all'hub vaccinale

Ha scritto una bellissima poesia sulla divisa da infermiera, qualificandosi addirittura come la fata Turchina, per far sentire ancora più tranquilli e a loro agio i bimbi che si sono recati al centro vaccinale del Corsalone per ricevere il siero anti Covid.

Così, insieme alla Pimpa, che contraddistingue la campagna di vaccinazione pediatrica in Toscana, ad accoglierli oggi c'era anche la fata più amata della storia dei cartoon e delle favole. Proprio la stessa che con la bacchetta magica avvera i desideri di Cenerentola. Con tanto di bocca, pronta a stampare un bacio, disegnata sulla mascherina. Mantellina e guanti azzurri a legati a fiocco sul capo.

E dato che con la magia è stata capace di trasformare una zucca in carrozza, figuriamoci se l'infermiera "fata Turchina" Paola non è in grado di scacciar via la paura di una punturina regalandoci una bella storia, a dimostrazione che l'impegno di tutti, in questa battaglia, è essenziale. Perché tutti, anche con un piccolo gesto, possiamo fare qualcosa in più, specialmente per i nostri bambini e le nostre bambine che tanto coraggio stanno dimostrato e tanto ancora ne stanno dimostrando.

Per la cronaca sul camicie era scritto "con l'infermiera fatina, dalla mano leggerina, vaccinarsi è una passeggiatina! Ecco arriva una fatina che ti fa una punturina, lei si muove in fretta, in fretta e usa la bacchetta. Indovina chi si avvicina? E' la fata Turchina".