Cultura

Tre “eroine” guidano le Notti dell'Archeologia

In Casentino al via una serie di eventi alla scoperta di riti e leggende sulla vita di donne che hanno lasciato un segno, nelle corti e nei monasteri

Donne protagoniste, donne delle corti casentinesi che hanno lasciato un segno nella storia della vallata aretina. Sono loro le “Muse” degli eventi organizzati dall'Ecomuseo del Casentino per il percorso archeologico in notturna.

Una serie di appuntamenti in luoghi suggestivi ripercorreranno la vita, i miti e le leggende intorno ad alcune figure di spicco delle corti casentinesi. Insieme a guide, studiosi e attori ad arricchire l'offerta culturale casentinese. Si comincia domani sera (alle 21,15) a Subbiano,con “L'anello rivelatore. Simbolismi e consuetudini dalla tomba della donna di Salbellaccio”.

L’iniziativa, curata dal Gruppo Archeologico Giano, accompagna lo spettatore alla scoperta di una tomba, datata alla prima età imperiale, recuperata nel corso di un saggio di scavo eseguiito nel 1996, in località Salbellaccio. I reperti del corredo funebre, tra i quali spiccano un pregevole specchio in bronzo e un particolare anello d’argento, insieme ai resti ossei consentono di ricostruire alcuni aspetti della sua vita ma anche riti e consuetudini delle antiche genti che vivevano lungo le pendici di Montegiovi.

Seconda tappa il 10 luglio (alle 21,15) presso le Logge del Grano a Strada in Casentino, Castel San Niccolò. Protagoniste le donne della famiglia Guidi. La serata propone una rilettura storico-antropologica del Casentino e un focus sul ruolo della donna nel Medioevo.

Infine, il 19 luglio in località Campamoli, a Pratovecchio-Stia, riflettori puntati sulla Badessa Sofia. Un viaggio nel tempo in un luogo suggestivo alla scoperta del monastero fortificato della Badessa Sofia dei conti Guidi.