Cronaca

Caso Piscaglia, Padre Gratien ancora in silenzio

Davanti al pm il frate indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia si è avvalso nuovamente della facoltà di non rispondere

"Per favore lasciatemi in pace, vi chiedo la cortesia di non cercami più. Se non parlo con i magistrati non posso parlare con voi" sono state le parole del religioso alla stampa che lo aspettava all'uscita del Palazzo di giustizia di Arezzo, dove era stato chiamato per essere interrogato dal pm Marco Dioni. Il frate, che era accompagnato dal suo avvocato Luca Fanfani, si è detto dispiaciuto per quanto accaduto ma ha fermamente difeso il suo silenzio.

Il legale ha ribadito che la posizione del suo assistito, alla luce di mancanza di novità investigative, resta la stessa: "a lui non è imputato neppure il ruolo di comprimario nella vicenda della signora Guerrina Piscaglia, ma il favoreggiamento in sequestro di persona o omicidio. Il non parlare non è scortesia nei vostri confronti ma solo un'esigenza difensiva". 

Da parte sua, la procura di Arezzo sta acquisendo i video delle due interviste rilasciate da padre Gratien alle trasmissioni tv Chi l'ha visto e Quarto grado e punta sul risultato delle analisi che verranno effettuate a partire da mercoledì sui computer del religioso.