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Pontenano, meta del turismo venatorio e dei "Leoni"

Il gruppo ha ristrutturato un'intera palazzina dove accoglie gli appassionati provenienti da tutta Italia. Il primo raduno all'insegna della buona cucina

L'attività venatoria come veicolo per coltivare e stringere l'amicizia. Questo è lo spirito che anima "I Leoni di Pontenano". Sì, perché alla base di tutto c'è la voglia di stare insieme. 

Il successo dei "Leoni" è l'unione tra i vari componenti del gruppo che, nel corso degli anni, si è allargato con l'ingresso di appassionati provenienti un po' da tutta Italia. Il carniere, così si chiama in gergo venatorio il numero dei capi abbattuti, è solo marginale. L'importante è condividere il piacere di vivere il bosco e la natura, sentire in lontananza i cani che abbaiano dietro un selvatico, ammirare il panorama mozzafiato che solo il Pratomagno regala. E poi tutti a pranzo insieme. Ognuno porta qualcosa. Specialità toscane, venete, romane, umbre, sarde abbondano sulla tavola dei commensali, che passano ore e ore a raccontare e condividere le emozioni vissute durante la battuta di caccia. Un modo per socializzare e non solo.

 La "scusa" della caccia è anche il veicolo per far conoscere le bellezze di un territorio ai tanti ospiti "forestieri". Per chi non ha pretese da Grand Hotel c'è anche il posto dove alloggiare. La casa di caccia, infatti, si trova in uno stabile completamento ristrutturato con camere, bagni e l'immancabile focolare. Un paesino che in inverno conta appena 16 anime si rianima grazie alla volontà e all'impegno di questo gruppo di amici.

Questo è lo spirito che anima i "Leoni di Pontenano", che venerdì scorso hanno inaugurato la nuova stagione con una cena conviviale. Oltre 40 persone presenti provenienti da ogni dove. Giovani e anziani, imprenditori, liberi professionisti, manager, dipendenti, pensionati, tutti riuniti attorno ad una tavola imbandita. Una di quelle cene che si ricordano a lungo.

Immersi in un contesto unico, nel fresco dei boschi del Pratomagno e circondati dalla natura i "Leoni di Pontenano" tornano a "ruggire" ed a far conoscere angoli di "paradiso" sconosciuti.