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Chimet, un anno più a Squarcialupi

In appello è stato condannato anche Lucci ad un anno. Il patron di Unoaerre riceve l'assoluzione bis sul rischio di disastro ambientale

A Sergio Squarcialupi viene dunque confermata l'assoluzione dall'accusa di pericolo di disastro ambientale ma esce dall'appello con una condanna che cresce da 4 mesi a un anno e quattro mesi. I giudici della corte d'appello di Firenze hanno confermato l'assoluzione dall'accusa di disastro ambientale che era a carico del titolare dell'azienda specializzata in recupero metalli, Chimet di Arezzo, Sergio Squarcialupi, decisa nel luglio 2014 dal tribunale di Arezzo in primo grado.

Contestualmente alla condanna di Squarcialupi, c'è stata quella a un anno, con i benefici, a carico del funzionario della provincia di Arezzo Patrizio Lucci al quale il procuratore capo di Arezzo Roberto Rossi, autore dell'inchiesta, aveva contestato l'abuso di ufficio per aver cioè concesso l'autorizzazione all'attività della Chimet in mancanza di valutazione di impatto ambientale.

Il processo è legato all'inchiesta, scattata con un blitz in azienda datato febbraio 2008, durante il quale il pm Roberto Rossi aveva rilevato elementi che potevano configurare il reato di rischio di disastro ambientale ed è andata avanti, tra perizie e udienze, fino al luglio del 2014 quando si era chiuso il processo in primo grado.