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Covid, ecco la situazione dell'ospedale di Arezzo

I posti occupati nei reparti di Malattie Infettive e Pneumologia, oltre che in Rianimazione. Asl "pronti ad aumentare spazi e rimodulare le attività"

Il Covid non molla la presa. La curva del contagio nelle ultime settimane ha toccato di nuovo dei picchi che hanno determinato prima la chiusura delle scuole in città ed in altre località, poi la zona rossa in tutta la provincia che è scattata proprio ieri. Maggiori restrizioni per cercare di arginare la diffusione del virus, che si insidia ancor più rapidamente anche a causa delle varianti. Al momento sono 119 i casi di mutazione riscontrati nell'Aretino, come comunicato proprio ieri dalla Asl, con anche due di "Sudafricana", gli unici rilevati nella Sud Est.

A preoccupare anche la situazione del San Donato, ospedale Covid dell'Area Vasta insieme al "Misericordia" di Grosseto, sempre più sottopressione. Ad oggi i ricoverati a causa delle complicazioni del Coronavirus sono 107 in degenza Covid (ne sono disponibili 123) e 21 in Terapia Intensiva. Questo ultimo reparto è al completo. 

"Il San Donato è ormai abituato e pronto a seguire le curve del Covid - commenta Barbara Innocenti, Direttrice del Presidio ospedaliero - I degenti attuali sono un numero alto ma non sorprendente: l'andamento dei casi Covid ne è la premessa. La nostra organizzazione interna ci consente di aumentare, al bisogno, gli spazi e di rimodulare le attività senza stravolgimenti nelle aree no Codiv".

Insomma, Innocenti ci tiene a precisare che il nosocomio cittadino si conferma ospedale Covid ma mantiene le sue caratteristiche, grazie anche ad una logica di rete sia nell'area aretina che nella Asl Toscana Sud Est. "Faremo le scelte in base all'evolversi del contagio e delle domande di ricovero ospedaliero".