Nove i casi di violazione della corretta informazione ed esposizione dei prezzi alla clientela e due di mancato rispetto dei requisiti oggettivi e soggetti, ovvero i limiti dimensionali, capacità ricettiva, natura dei servizi offerti.
Verifiche sono state poi svolte sulla corretta emissione di scontrini e ricevute fiscali, sull'eventuale impiego di lavoratori in nero/irregolari, nonché sui pagamenti del canone Rai.
I finanzieri hanno operato prevalentemente su siti specializzati, dove hanno individuato la collocazione delle strutture, l'offerta ed i servizi, i prezzi minimi e massimi, nonché i periodi prenotati. Poi hanno proceduto ad una meticolosa attività di ricostruzione ed incrocio dei dati acquisiti on-line con le banche dati in uso all'Amministrazione finanziaria e con i documenti dei soggiorni emessi nei confronti degli ospiti.
Numerosi anche i controlli effettuati su privati cittadini che hanno affittato gli immobili completamente "a nero" o dietro a un finto contratto di comodato gratuito. In totale sono oltre 220.000 euro i redditi sottratti al Fisco.