Politica

Fratoianni rilancia la "patrimoniale equa"

Il segretario di Sinistra Italiana: "La ridistribuzione della ricchezza è un'opportunità per costruire il futuro"

Nicola Fratoianni, segretario Sinistra Italiana

"Stiamo vivendo in un momento storico particolare dove lo Stato torna ad avere un ruolo centrale. La pandemia ha fatto capire alla gente come Sanità pubblica, Istruzione, sociale, lavoro non siano solo concetti ma la base per costruire il futuro". Da questo assunto parte l'intervento di Nicola Fratoianni ad Arezzo.

Gremita la sala conferenze della Cgil aretina, che ha ospitato l'evento. Il segretario di Sinistra Italiana, accompagnato dall'economista Andrea Ventura, ha puntato il dito sulla disuguaglianza ed ha proposto un'iniziativa popolare volta ad una ridistribuzione equa della ricchezza. E' in atto una raccolta firme per sostenere una proposta di legge, "Next Generation Tax",  mirata all'abolizione di tutte le imposte patrimoniali esistenti per sostituirla con un unico prelievo. All'iniziativa è possibile aderire anche online accedendo al sito https://ngtax.it/firma-online/.

Nel dettaglio, spiega Fratoianni, scompariranno Imu sulla seconda casa, imposta di bollo su titoli e conti correnti mentre sarà introdotta un'aliquota progressiva per patrimoni superiori ai 500mila euro, con il valore degli immobili valutato in base alla rendita catastale. Le tassazioni previste sono 5 e partono dallo 0,2% per poi salire in modo progressivo fino al 2% per patrimoni superiori ai 50milioni di euro.

"Questo Paese è 'gravemente malato' da diseguaglianza e avrebbe bisogno di una cura da cavalllo - afferma Fratoianni. C'è bisogno dell'introduzione di un salario minimo legale, dell'aumento degli stipendi e di interventi in grado di ricostruire un welfare universale. Ciò che è previsto nel Pnrr è mirato a costruire nuove strutture ma non a sostenere i costi delle persone che ci lavorano". 

In ambito politico il segretario di Sinistra Italiana ritiene che un'alleanza larga sia in grado di sconfiggere la destra. Sta lavorando con Enrico Letta per arrivare compatti alle prossime elezioni politiche ma è convinto che oltre al perimetro dei partiti occorra proporre idee valide, concrete e soprattutto alternative a quelle della destra. 

Nell'analisi fatta da Andrea Ventura emerge come negli ultimi anni la ricchezza mondiale sia in mano a 8-9 soggetti che, da soli, detengono patrimoni superiori alla metà più povera del pianeta. Il noto economista, infatti, è convinto che una ridistribuzione del reddito sia la soluzione principale per disegnare un futuro migliore. 

Sul Pnrr Ventura è molto prudente: "Spesso si dimentica che i soldi sono solo in prestito e quindi andranno rimborsati nel tempo. Dubito, quindi, che queste risorse riescano a risolvere i problemi dell'Italia. Ciò che ha fatto l'Europa nel post pandemia è qualcosa di rilevante e che potrebbe aprire nuovi scenari. La Banca Centrale Europea ha sostenuto il debito pubblico dei Paese superando il vincolo della Capital Key, un qualcosa che prima non aveva mai fatto. Il sistema finanziario funzione in modo tale che non ci può più essere una crisi grave di qualche Paese altrimenti il sistema bancario va in difficoltà. Quindi sono stati obbligati a fare questo passo, adesso bisogna vedere cosa vorranno fare in futuro: è una partita tutta da giocare". 

Per quanto riguarda la Manovra del governo Draghi il noto economista è molto critico soprattuto per quanto riguarda le politiche di privatizzazione e del decreto concorrenza. "Non mi piace questo fatto di mettere il Parlamento davanti al fatto compiuto. I partiti devono tornare ad avere un ruolo centrale".