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Futuro della sanità, Arezzo dice la sua

Il vicesindaco Lucia Tanti incontra il Comitato di partecipazione. "Il Covid non può monopolizzare tutto. Adesso dalla Asl progetti, risorse, azioni"

Il futuro della sanità aretina deve passare necessariamente dagli aretini. Questo, in sintesi, il risultato dell'incontro che Lucia Tanti ha avuto con il Comitato di partecipazione dei cittadini.

"Con il comitato, che ha un ruolo fondamentale, abbiamo affrontato il tema dell'Hospice, il disegno complessivo per il San Donato, anche in vista del ‘nuovo’ ospedale, la questione delle case della salute - afferma il vicesindaco.
Proprio in queste ore il Comune sta adeguando il progetto del Baldaccio su richiesta della Asl, così come è previsto sul piano regolatore l’offerta sociosanitaria di prossimità".

Lucia Tanti, quindi, invita la Asl a mettere sul tavolo progetti, risorse, azioni.
"Il Covid non può monopolizzare tutto, a un anno dall’emergenza sanitaria nazionale quelle deleghe in bianco, frutto di un momento straordinario, sono obiettivamente da considerarsi superate. Ora si apre necessariamente una nuova fase dove alla città dovrà essere garantita la possibilità di conoscere e dire la propria. È nostro compito disegnare questo spazio di pubblico dibattito. Lo faremo innanzitutto giovedì 11 febbraio con la convocazione del tavolo sul Pionta e con la proposta di costruire l’Hospice nelle palazzine Asl ora in condizioni fatiscenti. Seguiranno una riunione entro marzo per chiedere all’azienda quale sarà il futuro dell’ospedale e la definizione della terza edizione degli stati generali della sanità aretina. Con la primavera, la ‘sospensione’ di ogni confronto strategico è da considerarsi conclusa” - conclude il vicesindaco di Arezzo.