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Ghinelli prepara gli aretini a nuove restrizioni

Domani in Prefettura faccia a faccia tra il sindaco e il direttore generale della Asl Antonio D'Urso. Pronta la task force per il tracciamento

Ghinelli lo scopre in diretta insieme agli aretini. Da mercoledì la Toscana è zona arancione. Fino a pochi minuti prima l’aveva citata come opzione possibile, visti i numeri della regione e quelli della provincia di Arezzo tra le più colpite dal contagio, ma il riferimento suonava più come un modo per esorcizzare quello che invece, poco più tardi è diventato realtà. 

Nel consueto aggiornamento social sull’andamento dei contagi, il sindaco di Arezzo riepiloga i positivi nell’ultima settimana e i numeri danno chiaro il senso della corsa del virus, sia in città che in provincia, con il picco di 149 casi in città registrato lo scorso 3 novembre quando a livello provinciale i nuovi malati hanno raggiunto quota 268

Ma all’improvviso, Ghinelli resta al buio per un black out dalla casa dove si trova che lo costringe a proseguire la diretta con la sole luce dello schermo del computer. Un lunedì surreale.

Il sindaco descrive una situazione che ad Arezzo “vede in sofferenza sia il sistema di tracciamento dei contagi, sia il sistema medico che sottende alla cura dei malati più gravi”.Poi annuncia per domani una riunione in Prefettura con il direttore generale della Asl Tse Antonio D’Urso per fare il punto della situazione: “Senza gettare la croce addosso a nessuno, dico che il sistema complessivo è molto vicino a un punto di scarsa efficienza”. 

In attesa della riunione di domani, che servirà anche a chiarire le frizioni dei giorni scorsi tra Comune e Asl, Ghinelli spiega il piano anti-Covid di Palazzo Cavallo: “Screening di massa per evitare che il contagio continui a diffondersi: è la priorità. E’ necessario accorciare in maniera forte i tempi di tracciamento dei positivi: nei prossimi giorni lo faremo con una task force composta da cento operatori messi a disposizione dalla Regione ai quali si aggiungono i 40 dipendenti comunali che hanno dato la disponibilità e che ringrazio. Saranno proprio loro, in particolare, ad occuparsi dell’assistenza ai quarantenati e agli isolati, molti dei quali lamentano di essere lasciati soli dopo il primo tampone”. 

Infine Ghinelli rilancia la proposta di ospedali da campo attrezzati per alleggerire la pressione sull'ospedale San Donato e garantire anche l’assistenza per le altre patologie non Covid. 

“Non è una scelta medica bensì politica”, incalza il sindaco. Poi legge in diretta la notizia della zona arancione e rimanda a domani per notizie più precise su cosa cambia in città nella vita degli aretini. 

L’ultimo numero che Ghinelli consegna ai cittadini sono le 20 multe elevate dalla Polizia Municipale ad altrettante persone trovate in giro senza mascherina. Un numero che si commenta da solo.