"E' un'ordinanza ingiusta e una ricostruzione che è un puzzle incastrato a forza". E' il contenuto del ricorso. Secondo il legale, nella ricostruzione della procura non quadra l'orario della morte di Guerrina, ovvero tra le 14.25 e le 14.50, visto che un testimone l'avrebbe vista dopo le 15. E nemmeno la telefonata minatoria in cui la donna avrebbe detto al frate di essere incinta.
Una conversazione mai registrata - sottolinea Fanfani - Anche le ricerche dello zio Francesco sono insufficienti".
Il ricorso ridisegna lo scenario in cui Padre Gratien si mosse il primo maggio del 2014 e gli elementi che lo discolperebbero. "Credo fermamente nella sua innocenza e vado avanti fiducioso", ha dichiarato il legale.