Dopo il pareggio amaro di domenica ottenuto contro la diretta concorrente per il terzo posto, il Follonica Gavorrano, la squadra di Marco Mariotti torna in campo per affrontare il Cascina in trasferta.
Contro il Gavorrano l'Arezzo meritava molto di più del pareggio, per il gioco in campo e le occasioni create. La squadra amaranto ha mancato solo nella finalizzazione, anche se gli errori da parte della terna arbitrale hanno condizionato la gara in particolare nel finale, negando un rigore per un tocco di mano evidentissimo.
Il Cavallino in terra pisana affronta il Cascina, attualmente in zona play out che sta occupando il quint'ultimo posto in classifica. All'andata l'Arezzo s'impose per 3-0 reti di Sparacello e doppietta di Strambelli. La compagine amaranto, vista nell'ultima gara disputata fuori dal Comunale, è una squadra che sembra aver superato il mal di trasferta, a Foligno il gioco espresso e la personalità sono state le novità positive dell'incontro.
Mariotti dovrà essere bravo a mantenere la stessa concentrazione e determinazione nei suoi ragazzi per evitare passi falsi e continuare a mettere pressione al Follonica Gavorrano, che ha un turno casalingo facile conto il Pro Livorno. Il terzo posto sarebbe un risultato finale importante, in vista di possibili ripescaggi in estate per tornare tra i professionisti.
I numeri del Cascina dopo 23 partite: i punti conquistati sono 21 frutto di 5 vittorie, 6 pareggi e 12 sconfitte. Le reti segnate sono 22, mentre i gol subiti 31. In casa il Cascina fa pochi punti, solo 7 fino ad oggi, mentre il passo è decisamente migliore in trasferta, dove di punti ne ha conquistati 14. I gol fatti in casa sono 7 contro i 15 esterni, quelli subiti tra le mura amiche sono 12, in trasferta 19.
Una squadra, il Cascina, con un rendimento e un passo classifica decisamente migliore fuori, mentre in casa i numeri dicono essere più in difficoltà. L'occasione domenica per fare una grande prestazione e conquistare i tre punti è ghiotta e importante per la classifica, la striscia positiva e il consolidamento di una squadra, che con il ritorno di Mariotti si è davvero trasformata, deve essere un punto fermo.