“L’iniziativa - spiega Raffaelli - è nata per promuovere l’etica del riuso e del riciclo, in nome della sostenibilità ambientale ed economica, ma era chiaro che vi dovessero partecipare solo espositori privati e non professionisti titolari di partita Iva, altrimenti il Comune avrebbe dovuto applicare le normative del commercio su area pubblica. Ovvero, ad esempio, pubblicare un bando per la concessione temporanea dei posteggi e stilare la graduatoria degli aventi diritto - prosegue Raffaelli - Non si spiega allora perché all’ultima edizione del Mercatino abbiano partecipato anche alcuni commercianti e operatori dell’antiquariato- La loro presenza si configura come concorrenza sleale nei confronti dei colleghi. E non entro in merito alle questioni fiscali…”.
Confcommercio ha dunque chiesto e ottenuto dall’Amministrazione Comunale un incontro, fissato per giovedì prossimo alle 16, al quale parteciperanno anche gli organizzatori del Mercatino, per definire meglio tutti gli aspetti tecnici dell’evento che, se riportato alla sua natura originaria, può offrire alla città un momento importante di condivisione.