Il punto è che, adesso, la partita si gioca sulle alleanze. Perchè è lì che si possono drenare voti indispensabili per portare Luciano Ralli a Palazzo Cavallo.
Il centrosinistra non perde tempo e i maggiorenti sono già al lavoro per ricompattare tutto il ricompattabile nel campo che è andato al voto frazionato. Ora l'imperativo è “unirsi per colpire uniti”. Non a caso Lucia De Robertis, campionessa di preferenze ad Arezzo e in provincia e con la porta aperta per un posto nella giunta del neo governatore Eugenio Giani o alla presidenza del Consiglio regionale della Toscana, ragiona sulle “tante cose che abbiamo da dirci con gli altri candidati” perchè ci sono le condizioni “per unire i programmi trovando una sintesi”.
Frasi declinate in politichese per non scoprirsi troppo nell'avvio di un lavoro - delicatissimo – di tessitura, di pesi e contrappesi da mettere a punto nel confronto con Donati, vero ago della bilancia del ballottaggio tra Ghinelli e Ralli, con i 5 Stelle di Menchetti, con le liste di sinistra e lo stesso Butali che può contare su un “tesoretto” di mille voti. E si sa, il ballottaggio è dura lex sed lex: vince chi ha un voto in più. L'analisi di De Robertis nella video-intervista, con un focus sulla Regione che verrà.