Il turismo lento coglie nel segno. Arezzo e la sua provincia ne sono una dimostrazione tangibile.
In questi giorni di Pasqua in tanti hanno scelto la città e la provincia per trascorrere qualche giorno di relax, i primi all’insegna della normalità dopo due anni di restrizioni.
Trolley alla mano, cellulari per scattare foto, cappelli in testa il centro storico del capoluogo, come i borghi, le campagne, i luoghi di culto registrano una importante affluenze di visitatori. E così anche strutture ricettive, ristoranti e bar possono tirare un po’ il fiato.
Il territorio offre cultura e buona tavola. Un mix che piace non solo ai turisti italiani, che sono molti, ma anche agli stranieri in particolare tedeschi, olandesi, francesi.
Tra venti di guerra e Covid che ancora circola la preoccupazione del settore vacanziero era veramente tanta, ma la voglia di svago ha invece portato buoni frutti. Lo sguardo sul futuro ancora non è sereno, ma le affluenze di questi giorni perlomeno non fanno vedere tutto nero.