A seguito di una perquisizione nell' auto, la polizia ha rinvenuto una ricevuta Inps con un cognome che differiva da quello indicato nella patente per una sola sillaba, la data di nascita era diversa, mentre la residenza era identica. Dalle generalità indicate nella ricevuta, è emerso che l'uomo era stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare in carcere per riciclaggio e falsità documentale.
I poliziotti hanno dunque verificato che la patente esibita fosse formalmente autentica, cioè rilasciata regolarmente ma l'intestatario era persona inesistente. L'uomo è risultato essere uno dei maggiori esponenti nel campo del falso documentale.