La sinistra affila le armi (politiche) per marciare compatta all'obiettivo: sfrattare Ghinelli da Palazzo Cavallo.
A urne chiuse, oggi è il giorno della messa a punto di strategie che agiscono su un doppio binario: da un lato drenare il massimo dei voti possibili, ovvero mobilitare tutto l'elettorato della coalizione e su questo Luciano Ralli, candidato sindaco del centrosinistra, ha già annunciato idee e proposte per convincere anche chi, al primo turno, non lo è stato fino in fondo.
Dall'altro la delicata tessitura della trama con gli altri candidati sindaco “alternativi a Ghinelli” come li definisce Francesco Romizi che guida Arezzo 2020. La lista di sinistra porta in dote il 4 per cento dei consensi, sfiorando quota duemila preferenze, e probabilmente due consiglieri nell'assemblea di Palazzo Cavallo: Romizi che ha incassato 397 preferenze e Barbara Peruzzi che ne ha avute 107.
Una performance che lo stesso Romizi considera al di sotto delle aspettative ma che comunque supera quella della lista dei professionisti CuriAmoArezzo: 1244 voti pari al 2,7 per cento. Adesso la parola d''ordine a sinistra è: un “fronte comune per mandare a casa Ghinelli”, è il monito di Romizi nella video-intervista.