Sport

L'orchestra Arezzo suona la quinta sinfonia

Amaranto capolista con una fila di successi consecutivi. Numeri record per la squadra guidata dal maestro Indiani. Tifosi entusiamo alle stelle

Sognare e toccare il cielo con un dito, ma se apri gli occhi ti accorgi che non è un sogno quello che hai davanti, ma una bellissima realtà che i tifosi amaranto non ricordavano e  assaporavano da tantissimi anni. L'Arezzo torna da Civita Castellana con tre punti che regalano il quinto successo in atrettante gare.

La squadra di mister Indiani lotta, soffre, contro uno degli avversari che nel corso del campionato si rivelerà sicuramente tra i più difficili del girone E e alla fine conquista tre punti. Vincere contro la squadra dell'ex Nofri è un segnale importantissimo per il gruppo, la città, i tifosi e gli avversari.

Il maestro d'orchestra Paolo Indiani ha messo in scena una sinfonia che quando parte delizia i tifosi e li fa innamorare immediatamente. Succede per la qualità dei musicisti e lo spartito sempre perfetto, mai con una nota stonata ma che domenica dopo domenica regala interpretazioni uniche che lasciano senza fiato.

Senza fiato lo sono i tifosi che speravano nell'anno del centanario di vivere un campionato di vertice, ma non sicuramente con una partenza così dominante. Ci ripetiamo ogni volta ma gli elogi per Giovannini e Indiani sono da ribadire dopo ogni partita, perchè questo è il risultato di un lavoro fatto di competenze, esperianza, qualità e progettualità.

Andare allo stadio a sostenere l'Arezzo è piacere puro perchè la squadra lotta quando c'è da lottare e gioca un bel calcio quando decide di suonare la musica che il maestro Indiani gli ha insegnato. Cinque successi consecutivi ci riportano indietro di moltissimi anni, ma stiamo attenti perchè ancora il cammino è lunghissimo e sarà bene restare tutti con i piedi per terra e pensare solo alla prossima partita come se fosse l'ultima.

La personalità e competenza dell'allenatore amaranto è fin troppo facile da vedere in ogni pedina messa in campo o nelle parole spese nel pre e dopo gara. I giocatori hanno capito il significato delle parole dell'allenatore quando dice che un calciatore deve fare delle scelte e decidere se far parte di una rosa vincente oppure il titolare in una squadra "normale".

I suoi giocatori hanno sposato tutti la filosofia di Giovannini-Indiani nessun titolare ma 22/23 giocatori che son osempre determinanti minuto dopo minuto, gara dopo gara per vincere il campionato.

Dopo una partenza così solo la Pianese, al momento, resta in scia a due lunghezze dall'Arezzo ieri vittoriosa a Orvieto. Tutte le altre iniziano a staccarsi, il Livorno si trova già a cinque lunghezze. Domenica arriva il Serravezza Pozzi calcio che occupa il dodicesimo posto in classifica con cinque punti, una vittoria, due pareggi e due sconfitte. Adesso più che mai, dopo una partenza così, occorre premere l'accelleratore.