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Arezzo punito da 2 rigori e da 5 minuti di follia

Una sconfitta che ci può stare anche se il Mantova non ha mai dominato. Venti giorni di stop si fanno sentire sulla rosa "falcidiata" dal Covid

Venti giorni di stop forzato pesano e si fanno sentire. Recuperare posizioni in classifica è l'obiettivo di Camplone che affronta il  Mantova con gli uomini contati ma con l'obiettivo di fare punti. L'Arezzo sta bene in campo, almeno non sfigura nei confronti dei padroni di casa che, a parte uno sterile possesso palla fanno ben poco per vincere.

Difesa attenta e concentrata. Centrocampo "rognoso" ma anche in grado di costruire per gli esterni Cutolo e Belloni che supportano l'unica punta Zuppel. Questa la squadra "tosta" scesa al "Martelli" di Modena.

A dire la verità la più nitida occasione della partita capita all'Arezzo quando Belloni, lanciato divinamente da Di Paolantonio, si trova a tu per tu con il portiere di casa che è bravo a disinnescare il pericolo. 

A proposito di portieri l'Arezzo ha trovato il suo numero 1. Andrea Sala dimostra di essere una sicurezza. Guida bene la difesa, si fa passare la palla per le ripartenze da dietro e risponde presente quando viene chiamato in causa. Strepitosi almeno due interventi su uscite basse ma bravo anche a dominare l'area sui cross. Senso di posizione e consapevolezza dei propri mezzi, queste le caratteristiche che ha dimostrato il nuovo portiere amaranto.

Buono anche il debutto "dell'indiavolato" Di Paolantonio che ha dato tempi, geometrie e muscoli a centrocampo insieme al samurai Arini, apparso un po' a corto di fiato dopo i tanti giorni a riposo forzato.

Un plauso al giovane Zuppel che da solo ha tenuto in apprensione l'intera retroguardia del Mantova che, a parere nostro, lo ha pure affossato in area di rigore.

Insomma, un Arezzo più che dignitoso se consideriamo che nelle ultime tre settimane il "reparto Covid amaranto" è stato a dir poco affollato. Quello che è mancato, oltre a pedine oltremodo fondamentali, sono stati i cambi

In questa partita post convalescenza abbiamo visto il ritardo di condizione, più che giustificato, della squadra ma anche una mentalità nuova e "gagliarda". A parte i 5 minuti di "sana follia" dove gli amaranto sono letteralmente andati in "bambola", regalando i due rigori ai padroni di casa, l'Arezzo ha dimostrato temperamento e carattere cercando fino all'ultimo secondo la via della rete.

Sabato c'è un'altra trasferta e la speranza è quella che i ragazzi recuperino velocemente energie e, magari, anche qualche elemento in più da far ruotare.