Secondo gli uomini delle fiamme gialle di Arezzo, la frode fiscale all'Iva sarebbe stata messa in piedi nell'ambito del commercio di metalli preziosi, prevalentemente argento, ma pure palladio e platino, attraverso l'emissione e all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
In corso di esecuzione, da parte di 150 finanzieri impegnati su tutto il territorio italiano, anche 45 perquisizioni che interessano prevalentemente la provincia di Arezzo, ma anche quelle di Bari, Roma, Perugia e Benevento.