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Morta Mirta Chianini, una delle signore di Arezzo

Innamorata della città, ha legato il suo nome alla galleria d'arte che porta il suo nome. Esponente qualificata del mondo della cultura cittadina

E' morta Mirta Chianini, una donna che ha legato indissolubilmente il suo nome a quello di Arezzo.

Nata a Pieve Santo Stefano nel 1931, ha trascorso la sua vita cercando di promulgare e affermare la cultura e l'arte aretina.

Proprietaria di Palazzo Lippi Burali, nel corso degli anni erede della famiglia Chianini, ha legato il suo nome, in qualità di proprietaria, alla nota galleria d’arte Chianini Vincenzi. Grazie proprio all’attività nella galleria, Mirta ha saputo donare ad Arezzo lustro e notorietà, collaborando a più riprese con enti comunali e personalità del mondo della cultura e dell’arte aretina. Con il marito Franz è stata capace di far tornare a nuova vita Palazzo Lippi Burali, casa natìa di Andrea Cesalpino. In tutte le sue imprese è sempre stata sostenuta dai figli, l’ingegner Andrea Vincenzi e Claudia, che ha profondamente amato e che l’hanno ricambiata con l’orgoglio di aver tenuto alto il nome e l’importanza della famiglia. 

Amava spesso far sua una frase di Coco Chanel: “Non è l’apparenza, è l’essenza, non è il denaro, è l’istruzione, non sono i vestiti, è la classe”. Talmente le apparteneva, che di questo aforisma aveva fatto un autentico stile di vita. Mirta, donna di immensa cultura, eleganza e ironia, se ne va con la consapevolezza di aver lasciato un’impronta indelebile nella città di Arezzo, la sua Arezzo che l’ha avvolta e cullata e che ora saprà ricordarla con l’affetto, il rispetto e l’importanza che meritano le grandi personalità.

Alla famiglia, sentite condoglianze.