Politica

Nardone interviene sulla riforma della sanità

La candidata a sindaco: "La Regione Toscana riduce da 12 a 3 le aziende sanitarie. Dal primo luglio le Asl saranno commissariate".

“Mi piacerebbe sapere cosa lascia a noi aretini il Pd – dichiara Maria Cristina Nardone, candidata a sindaco per la lista “Dalle chiacchiere alle soluzioni” – La città più renziana si vede defraudata di tutto. Sembra un paradosso ma purtroppo è la verità. Cosa devono fare gli aretini per essere rispettati? Il presidente della Regione si è anche detto soddisfatto di questa riforma. La sua frase: “Coniugare qualità e taglio della spesa è un’impresa difficile, ma finora ci siamo sempre riusciti, riducendo i costi e addirittura migliorando la qualità dei nostri servizi sanitari” sembra una barzelletta. A cosa si riferisce? A quanto è stato fatto con i rifiuti? Con i trasporti? Non mi sembra che siano stati grandi successi, anzi… Mi viene spontaneo chiedere a Bracciali: cosa ce ne facciamo, adesso, dell’asse Arezzo-Firenze-Roma in salsa Pd, se nelle stanze dei bottoni la nostra città conta meno di zero? Ribadisco quello che ho già detto: visto che lo Stato taglia e accorpa, Arezzo necessita di un polo sanitario con il privato convenzionato. Polo che dovrebbe sorgere all’area ex Lebole. La sottoscritta ha anche un altro obiettivo ed è a portata di mano: attivare ad Arezzo un’università legata a Medicina. Ho già un progetto e il supporto di un’azienda ormai famosa nel mondo, che si chiama Telerobot Labs. L’attivazione del corso di laurea in Robotica sarà non solo un’opportunità di lavoro concreta: visto che dovrebbero essere le città con l’università a mantenere il presidio Asl, allora anche Arezzo potrà farlo. Noi aretini continuiamo a sperare che questa volta sia Arezzo ad essere tenuta in considerazione e ad essere salvaguardata. Essere ‘cenerentola’ per l’ennesima volta sarebbe uno smacco troppo forte. Questa città merita molto di più ed ha bisogno non più di politici, ma di un problem solver”.