Attualità

Oltre 270mila euro per attività formative

I soldi destinati alla provincia sono per attività formali a carattere professionalizzante e per lo sviluppo di competenze tecnico-professionali

Li mette a disposizione il servizio formazione professionale della Provincia di Arezzo grazie a un bando per l'assegnazione di voucher formativi aziendali, sostenuti da accordi sindacali e rivolti a riqualificazione e aggiornamento degli occupati.

Sono destinati a titolari e soci d'imprese, imprenditori, lavoratori dipendenti, lavoratori in cigo e con contratti atipici, soci lavoratori di cooperative, per sostenerne l'adattabilità al mercato del lavoro e per aumentare la partecipazione delle imprese alla stessa. 

Non sono ammessi corsi di lingue straniere, informatica, comunicazione, dovuti per legge e percorsi con rilascio di attestato di qualifica.

Ogni azienda può chiedere un finanziamento pubblico non superiore a 15.000 euro e l'importo di ogni singolo voucher non può superare i 2.500, con un contributo massimo orario non superiore a 195.

Non sono ammissibili soggetti che abbiano beneficiato, gestito o usufruito a qualsiasi titolo di finanziamenti Fse, erogati dall' amministrazione provinciale, nei due anni precedenti la data di scadenza di presentazione delle domande. Tale vincolo di esclusione si estende anche al caso in cui tra l'impresa che richiede il contributo e altre imprese che hanno avuto finanziamenti, con sede legale in Italia, esista una relazione o di collegamento o di controllo o parasociale: tali imprese devono essere considerate come impresa unica.

L'attività formativa può essere erogata da agenzie accreditate per la formazione dalla Regione Toscana, da agenzie formative fuori Regione in possesso di accreditamento/certificazione di qualità secondo norme/sistemi riconosciuti a livello europeo, o anche da agenzie formative accreditate per le attività di formazione continua nella Regione di appartenenza e, infine, dall'impresa per il proprio personale.