Attualità

​Omotransfobia, flash-mob con l’arcobaleno

Mobilitazione nel centro della città per sostenere la proposta di legge in discussione a Montecitorio

Una legge contro l’omo-bi-trans-lesbofobia e la misoginia: è l’obiettivo della mobilitazione nazionale “dalla parte dei diritti” lanciata dalla comunità LGBTI+ scesa in piazza anche ad Arezzo e in altre cinquanta città italiane. 

Ieri, in San Jacopo, nel centro cittadino, centocinquanta manifestanti hanno dato vita a un flash-mob statico rispettando le disposizioni previste dalle norme anti-Covid. 

Si è trattato di un’iniziativa di sensibilizzazione e a sostegno della proposta di legge presentata dal parlamentare Alessandro Zan, in discussione a Montecitorio nei prossimi giorni e finalizzata a “contrastare la violenza e le discriminazioni verso le persone gay, lesbiche, bisex, trans e le donne. Serve una legge che tuteli le vittime con risorse adeguate e politiche concrete di prevenzione, informazione ed educazione”, spiega la presidente di Chimera Arcobaleno che in piazza San Jacopo ha proposto alcune testimonianze per “far conoscere i contenuti della proposta di legge, facendo chiarezza anche sulle tante inesattezze che chi è contrario”.

Alla mobilitazione, promossa dal comitato Arcigay Arezzo hanno partecipato molte sigle e associazioni, tra le quali Federazione degli Studenti, Arci Arezzo, Amnesty Arezzo, centro giovani “Onda d’Urto”, MCD Casentino, Famiglie Arcobaleno Toscana, Comitato Toscana Pride, associazione Famiglie Affidatarie, 6000 sardine, Casentino Antifascista e cooperativa sociale Progetto 5. 

Tra le forze politiche che hanno aderito al flash-mob ci sono i Giovani Democratici, PCI Arezzo, Arezzo 2020, Sinistra Civica Ecologista, Partito Democratico, Partito della Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle.