Il frate, indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia il primo maggio scorso da Ca Raffaello nel comune di Badia Tedalda, è in attesa di conoscere il suo futuro dal momento che il 24 aprile a mezzanotte vedrà scadere il divieto di espatrio impostogli dal Tribunale del Riesame, verso la nuova destinazione francese dove era convinto di andare già a settembre quando fu sentito dai carabinieri. Fu allora che da testimone divenne indagato, al momento per favoreggiamento in sequestro di persona o omicidio. Padre Gratien da allora è in silenzio con gli investigatori e il pm Marco Dioni, avvalendosi della facoltà di non rispondere: "Il mio assistito - dice il suo legale - ha già detto tutto ma non è stato creduto"