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Pandemia, Arezzo: +69% di pazienti dallo psicologo

Questo il dato relativo all'aumento delle richieste. Crescono anche i comportamenti a rischio +53%. A portare maggiormente il peso gli adolescenti

L'onda della pandemia, lo sappiamo bene, è lunga. Quanto accaduto ha generato un aumento delle richieste da parte dei pazienti per 69,2% degli psicologi di Arezzo, rispetto all’era pre-Covid

Nella provincia crescono anche i comportamenti a rischio, segnalati dal 53% dei professionisti locali. Lo riporta un report stilato dallo stesso Ordine regionale, prendendo in esame il periodo compreso tra il marzo 2020 e il febbraio 2022. 

A soffrire maggiormente di una diffusa condizione di malessere è stata in particolare la fascia degli adolescenti, mentre i disturbi più ricorrenti si chiamano ansia e depressione, seguiti a ruota da problematiche relazionali.

“Un quadro tristemente composito - commenta la presidente Maria Antonietta Gulino - che ci restituisce una fotografia dettagliata dello stato di salute psicologica dei toscani durante questi due anni di Covid. L’isolamento forzato e le restrizioni in certi casi hanno accentuato problematiche, contrasti e incognite preesistenti, mentre in altri hanno innescato nuovi timori e forme di disagio”.

L’indagine è frutto di un questionario compilato da 1.099 psicologhe e psicologi iscritti all’Ordine della Toscana e che svolgono attività clinica in tutte le province del territorio. I numeri che racconta risultano allarmanti non soltanto per l’aumento esponenziale di richieste, ma anche per la loro eterogeneità in termini di età e declinazioni differenti del malessere accusato. Nella zona di Arezzo sono stati intervistati 91 iscritti, campione rappresentativo di questa provincia, in linea con il numero degli iscritti all’Albo regionale.

La pandemia ha messo particolarmente a dura prova anche la vita di coppia, dal momento che il 31% degli psicologi dichiara una crescita dei casi di separazione e divorzio tra i propri assistiti

Oltre a questo, la provincia di Arezzo segna anche un preoccupante incremento dei comportamenti a rischio, come il ricorso a droghe e gioco d’azzardo o quello eccessivo all’alcool e al fumo: lo ha segnalato il 52% degli psicologi intervistati.
Nell’area sud est della Toscana, inoltre, la pandemia ha prodotto un forte aumento delle richieste per i bambini(segnalato dal 58% dei professionisti che seguono questa fascia di utenza). Da parte degli anziani, nella stessa zona, si registra invece un incremento delle richieste per il 33% degli psicologi campionati. In questo caso le situazioni maggiormente ricorrenti sono state identificate in sintomi depressivi, stati ansiosi, problematiche relazionali, disturbi del sonno e fobie sociali.

Stando invece al dato regionale, la fascia che in Toscana ha subito maggiormente l’influsso negativo della pandemia è quella degli adolescenti, che fa segnare una crescita regionale delle richieste addirittura per l’81% dei professionisti campionati.