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Pasqua, alberghi aretini pieni all'85 percento

Un primo bilancio della Confcommercio conferma che non è stata una Pasqua da tutto esaurito, ma ha comunque regalato belle soddisfazioni agli alberghi

Lo conferma la Confcommercio di Arezzo, che stila un primo bilancio a caldo del ponte pasquale dopo aver ascoltato gli operatori della città. Buoni i risultati anche per i b&b cittadini. La permanenza media dei clienti si è attesta intorno alle due notti. Oltre il 90% erano italiani, per gli stranieri toccherà aspettare il periodo di Pentecoste. “Peccato per il mancato “tutto esaurito", forse sarebbe stato alla nostra portata con un evento di traino e migliore promozione", dice la responsabile dell’area turismo Laura Lodone. Novità positive anche sul fronte redditività. Non è stata una Pasqua da tutto esaurito, quella appena trascorsa, ma ha comunque regalato belle soddisfazioni agli alberghi aretini, che l’hanno archiviata con un tasso di occupazione intorno all’80 – 85%. Vale a dire, che su dieci camere almeno otto erano occupate dai clienti. Buoni anche i risultati per i bed&breakfast cittadini. Italiano e in coppia, amante dell’arte e dell’enogastronomia: è dunque questo il profilo del turista di Pasqua tracciato dalla Confcommercio aretina. Ed è anche la cosa positiva della Pasqua 2016: dal momento che la parte dei clienti apparteneva al segmento del turismo individuale, non a quello del turismo organizzato, gli alberghi non hanno applicato le tariffe risicate e contrattate all’osso dai grandi tour operator, ma quelle normali che permettono quindi di avere una giusta redditività. “Questo ha dato un po’ di respiro agli operatori che, non dimentichiamolo, dal 2011 al 2015 hanno perso dieci euro di redditività a camera”, sottolinea la responsabile di Confcommercio, “e, si sa, a fronte di margini in calo e costi in aumento le imprese hanno spesso di fronte soltanto soluzioni drastiche come ridurre il personale”.