Stando a quanto emerso dal lavoro degli psicologi, nei loro disegni i bambini avrebbero rappresentato, sia pure in forma molto schematica, gli atti sessuali che sarebbero stati costretti a subire. Gli episodi risalgono al 2012 quando è scattata l'indagine del pm Ersilia Spena partita dalla denuncia di una madre che aveva notato il comportamento violento della figlioletta. I bambini coinvolti, a quanto si è appreso, sarebbero 11, mentre le parti offese, considerando anche i genitori, salirebbero a 22. Raffaello Falagiani, difensore del bidello, che nel frattempo è stato trasferito ad un'altra scuola, a proposito dei disegni, sottolinea che si tratterebbe di raffigurazioni molto incerte.