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Primo accordo per l’impianto di via Acropoli

Arezzo Rugby e Vasari Rugby gettano le basi per la fusione in un'unica società, importante avvicinamento avvenuto al termine di una lunga riunione

Il fulcro della questione è stato rappresentato dalla comune volontà di superare la fase di stallo legata all'assegnazione dell'impianto cittadino di rugby, che l'amministrazione ha dato in gestione all'Arezzo ma che il Tar ha poi restituito provvisoriamente al Vasari.

L'ultima parola spetta ora al Consiglio di Stato che, dopo aver sospeso la sentenza del Tar, martedì 20 ottobre esprimerà l'esito definitivo della questione. In vista di quella data, il presidente dell'Arezzo Francesco Cherubini e il consigliere del Vasari Filippo Falsini si sono incontrati per trovare una soluzione volta a far proseguire l'attività ad entrambe le realtà e ad avviare una collaborazione orientata all'unione in una nuova società. Per il momento, dunque, le due realtà rugbystiche cittadine convivranno nell'impianto di via dell'Acropoli, permettendo a tutte le loro squadre di giocare, di allenarsi e di godere dei servizi della club-house. In seguito alla sentenza del Consiglio di Stato, però, i dirigenti di Arezzo e Vasari inizieranno a progettare i passi futuri in vista di vera e propria unione che coinvolga tutte le squadre, dalle giovanili alla serie B.

Tale prima bozza di accordo, dunque, permetterà al Vasari di rimanere nell'impianto cittadino oltre alla scadenza che il Comune di Arezzo aveva indicato per le 13.00 di giovedì 15 ottobre. Il provvedimento di rilascio del campo all'Arezzo Rugby diventerà invece attivo dalle 8.00 di lunedì 19 ottobre, giorno che anticipa l'udienza del Consiglio di Stato, nel caso in cui la collaborazione dovesse nuovamente arenarsi e, dunque, una delle due parti dovesse recedere da quanto stabilito nell'ultima riunione.