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Cittadinanza, chi ha il reddito aiuti gli altri

Donati chiede al Comune di attivare i Progetti Utili alla Collettività previsti a livello nazionale: "Potremmo risparmiare 150mila euro"

Chi riceve il reddito di cittadinanza dia una mano agli altri. Il concetto - secco - sta nella proposta che Marco Donati capogruppo di Scelgo Arezzo gira al Comune affinchè metta in moto i Progetti Utili alla Collettività (l’acronimo è Puc). 

Un doppio beneficio per tutti: la comunità e chi attraverso un impegno concreto comincia il percorso di inclusione sociale e lavorativa. Tema toccato nell’ultima seduta del Consiglio comunale e Donati ci torna sopra: “Abbiamo preso atto che sono state iscritte a bilancio alcune spese citando solo due esempi: la sorveglianza allo Sportello Unico o i percorsi di distanziamento negli uffici. Queste come altre risorse, per un totale di circa 150mila euro, saranno impiegate per il corrispettivo a favore dei soggetti che concretamente svolgeranno queste mansioni”. 

Una cifra importante che secondo il leader civico di Scelgo Arezzo “potrebbe essere risparmiata dal Comune. Già da gennaio, infatti, la normativa nazionale prevede i Progetti Utili alla Collettività. Sono ovviamente previste modalità orarie e garanzie assicurative come quella Inail. E’ il Comune che deve attivarli”. 

La proposta di Donati insieme alla consigliera comunale Valentina Sileno è quella di predisporre il coinvolgimento di chi riceve il reddito di cittadinanza non solo per i due incarichi individuati ma anche per altre funzioni “che possono spaziare dall’ambito culturale a quello sociale, passando per ambiente, attività artistiche, formazione e tutela dei beni comuni, la consegna della mascherine o della spesa a domicilio per gli anziani. Compiti nei quali l’amministrazione comunale potrebbe coinvolgere  i percettori di reddito di cittadinanza”.