Cronaca

Il Csm non chiude il caso del pm Rossi

Il Consiglio superiore della magistratura ha chiesto nuovi atti sulle inchieste svolte da Roberto Rossi dal pm sul padre del ministro Boschi

Il pm della procura aretina Roberto Rossi è titolare delle indagini sul crac di Banca Etruria in cui è indagato Pierluigi Boschi (vicepresidente nell'ultimo cda dell'istituto di credito). Ma questo suo ruolo è stato messo in discussione sia per una consulenza svolta per il governo Renzi che per un'altra inchiesta, risalente ad alcuni anni fa, su reati di tipo previdenziale commessi da Pierluigi Boschi e conclusa da Rossi con una richiesta di archiviazione.

Il Consiglio superiore della magistratura vuol adesso approfondire ulteriormente alcuni aspetti relativi sia a questa vicenda che ad un'altra indagine riguardante una compravendita immobiliare in cui era coinvolto ancora Pierluigi Boschi e anch'essa terminata con un'archiviazione.

L'obiettivo è verificare se sussistano le ragioni per una dichiarazione di incompatibilità fra Rossi e l'inchiesta su Banca Etruria.

In particolare la prima commissione del Csm vuol sapere l'esito di uno scambio di informazioni avvenuta fra la Direzione distrettuale antimafia di Firenze e la procura di Arezzo.