Il sindaco di Subbiano e il titolare di un'impresa, quali responsabili dell'area, che è in parte di proprietà pubblica e in parte privata, sono stati denunciati.
Stando a quanto ricostruito dagli agenti e dal personale dell'Arpat di Arezzo, da cinque anni il terreno invaso da piante e cespugli era diventato una discarica abusiva di rifiuti speciali costituiti da terre e rocce da scavo di varia provenienza, materiale eterogeneo, misto cava, inerti da demolizione, residui vegetali, scarichi occasionali, materiale cementoso, plastica, ferro, laterizi. E' emerso che nella parte di terreno di proprietà privata vi erano finiti gran parte dei rifiuti speciali provenienti dalla costruzione e manutenzione di un vicino stabilimento, mentre nella parte di proprietà pubblica i rifiuti speciali derivanti da uno dei cantieri stradali della vicina strada regionale 71 e altro materiale vario. Per questo è scattato a carico del legale rappresentante dell'impresa nonché proprietario di parte del terreno e del sindaco di Subbiano il reato di gestione illecita e abbandono di rifiuti speciali. Poiché l'area era interessata da recenti attività di movimento terra e traslazione di materiale è stato effettuato il sequestro preventivo. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Arezzo ha convalidato il sequestro.