Cultura

Latouche: "bisogna ritrovare giusta frugalità"

Così il celebre filosofo francese Serge Latouche ospite della rassegna Aritmie

"Devo dire che l'incontro conferma il famoso detto: nessuno è profeta in patria. Non sempre, infatti, sono accolto così favorevolmente in Francia. I governanti o i sindaci - ha spiegato il filosofo -  non provano simpatia per le mie tesi: stop grandi opere, basta inceneritori, no alla tav. Ma sono tesi che partono da un assunto che sanno tutti: la crescita conosciuta nel trentennio d'oro conclusosi è una parentesi finita.  "Bisogna pensare di ritrovare la giusta frugalità - ha aggiunto -, che vuol dire senso del limite, fermarsi quando è in ballo la sopravvivenza dell'ambiente. Non possiamo perseguire una crescita infinita in un pianeta finito. Il problema è che i nostri governi vedono al massimo in una prospettiva di tre mesi, per questo servono gli intellettuali: a fare guardare più lontano".