Cronaca

Si fingeva maestra, era una psicologa

Il preside è stato condannato per omissione di atti d'ufficio: avrebbe negato documenti ai genitori che chiedevano spiegazioni

Il preside è stato riconosciuto colpevole del reato e condannato a due mesi di reclusione e a due mesi di interdizione dai pubblici uffici con pena sospesa e al risarcimento dei danni da liquidarsi in sede separata nonché al pagamento di settemila euro di spese legali e di una provvisionale di duemila euro. 

Il preside si era sempre difeso sostenendo che all'epoca dei fatti lui non aveva ancora ricevuto l'incarico e a reggere le sorti della scuola, il Convitto nazionale, era una collega. Ai genitori però che la richiedevano, secondo l'accusa, la relazione della maestra psicologa non fu mai mostrata ma saltò fuori solo in un secondo momento. 

"A sporgere denuncia erano stati proprio i genitori  -commenta l'avvocato di parte dei genitori il legale Roberto Alboni . preoccupati per la presenza della psicologa in classe senza alcuna informazione".

Durante il processo che ha avuto varie fasi, era emerso anche il dubbio che alcuni genitori fossero a conoscenza della presenza della psicologa ma senza alcuna conferma provata.