L'opera sarà esposta presso la sala S.Ignazio e sarà inaugurata sabato 11 aprile alle 18.30.
Luogo storico, la sala S.Ignazio non cela le proprie radici di chiesa - dove il barocco aretino testimonia meglio quella sua certa "risoluta sobrietà", tra gli stucchi del Passardi e del Raoni - per diffondere da anni l'arte contemporanea, prima per l'operare di Enrico Crispolti e poi, adesso, di Fabio Migliorati. Sue le personali dell'opera di Rognoni, Scanavino, Corpora, Crippa, Marchegiani, Mariani, Stefanoni, fino alla collettiva Plastica Italiana appena conclusa, a cura di Valerio Dehò. In questo contesto si espone ora il lavoro di Fabrizio Dusi, nel proseguire il ciclo di mostre che sottolineano tanto la figura di artisti affermati, oppure ancora in qualche modo da riscoprire, quanto di giovani più o meno protagonisti del sistema culturale italiano. L'opera di Dusi è quella di un artista che fa del suo lavoro l'espressione costante di visioni fascinosamente semplici ma appassionate e risolute; ne scaturisce un mondo a colori, in cui la tecnica di un singolare altorilievo si fa volentieri attuale ma anche contemporanea.