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Telecom, accordo per mantenere aperto call center

C'è anche Arezzo, con Siena e Grosseto, per quanto riguarda la Toscana, nell'elenco delle sedi dei call center da mantenere in attività

La proposta di accordo sottopostaai sindacati, che ha l'obiettivo di superare il progetto di societarizzazione della Divisione Caring previsto dall'accordo firmato dalle Organizzazioni Sindacali nel 2013, prevede di mantenere in attività 39 delle 52 sedi territoriali per le quali era stata già decisa, sempre all'interno dello stesso accordo, la chiusura con trasferimento del personale verso sedi limitrofe. Nelle 3 sedi toscane operano complessivamente 61 dipendenti. Il testo dell'accordo verrà sottoposto a referendum tra i lavoratori. La proposta di accordo è frutto di un lungo confronto con i sindacati con i quali l'azienda ha affrontato tutte le problematiche di un settore, quale quello del Caring, che sta vivendo a livello nazionale una profonda crisi. Dopo 6 mesi di trattative, in assenza di una approvazione totalitaria da parte delle Organizzazioni Sindacali in virtù della sola opposizione della Slc-Cgil, si è deciso di sottoporre il testo a referendum tra i colleghi della Divisione Caring Services entro il prossimo 20 dicembre. L'azienda auspica che, attraverso la consultazione referendaria tra i lavoratori, si possa chiudere positivamente una lunga e articolata fase di negoziazione consentendo a Telecom Italia di accantonare il progetto di societarizzazione e di rivitalizzare il settore Caring. In caso di rigetto della proposta aziendale da parte dei lavoratori,l'azienda perseguirà comunque l'obiettivo di realizzare la stabilità economica del settore Caring non raggiunta finora, mediante l'implementazione dell'accordo già firmato nel marzo del 2013.