Sono accusate di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso in atto pubblico le sedici persone denunciate dalla Guardia di Finanza per aver presentato all'ufficio scolastico regionale false attestazioni per conquistare posti più alti nelle graduatorie del personale scolastico Ata di terza fascia (assistenti amministrativi e tecnici), ottenendo così incarichi di supplenza negli istituti scolastici della provincia. Il tutto ai danni di altri candidati in possesso di titoli e attestazioni vere.
Le Fiamme Gialle hanno quantificato che le retribuzioni illegalmente percepite con questo sistema hanno sottratto all'Erario più di centomila euro.
L'indagine è iniziata alcuni mesi fa quando è saltato all'occhio un anomalo aumento di domande presentate per le scuole di Arezzo da candidati provenienti da altre zone dell'Italia. Alla fine gli accertamenti si sono concentrati su una quarantina di persone rivelando che, in due casi su tre, le loro domande di inserimento o di conferma dei titoli autocertificati erano viziate da dati falsi.
Fra le irregolarità più frequenti "esperienze di servizio inesistenti" in quanto mai dichiarate all'Inps, autocertificazioni di servizio in una scuola friulana già al centro di un'altra inchiesta e diplomi dichiarati ma mai conseguiti.